Strada delle 52 gallerie sul Pasubio

INFORMAZIONI BASE

Durata: circa 5 ore.
Difficoltà: medio.
Dislivello: 800 mt. circa.
Attrezzatura: consigliati scarponcini e bastoncini da trekking, una torcia è indispensabile.
Stagione ideale: da giugno ad ottobre.
Parcheggi a pagamento nei pressi di Bocchetta Campiglia.

Accesso stradale: dalla strada statale 46 che collega Rovereto a Schio; si oltrepassa il Pian delle Fugazze (venendo da Rovereto,) si prosegue fino a Ponte Verde dove si gira a sinistra percorrendo la stretta stradina che sale a Passo Xomo. All’altezza dell’omonimo rifugio si prende a sinistra lungo la strada che porta a Bocchetta Campiglia.

ITINERARIO

Bocchetta Campiglia, Strada delle 52 Gallerie, Rifugio Papa, Strada degli Scarubbi, Bocchetta Campiglia

Percorso spettacolare, un po’ impegnativo per via della lunghezza e del dislivello, adatto a buoni camminatori. Tecnicamente non difficile, ma attenzione, sia in alcune gallerie buie e scivolose, sia lungo il sentiero a strapiombo. Adatto anche a bambini, purché accompagnati. Il tempo di percorrenza segnato è di circa 3 ore fino al Rifugio; ma varia molto in base a quanto si è allenati, a quante foto si intende fare e a quanti altri escursionisti incontriamo…. infatti è un itinerario molto frequentato.

Il sentiero, contraddistinto dal segnavia n° 366, segue la mulattiera scavata dal 33° Genio Minatori nel 1917 durante il Primo Conflitto Mondiale. Il fine primario della costruzione della “Strada delle gallerie” era quello di consentire il transito di uomini e salmerie in qualsiasi stagione e con qualsiasi tempo, al coperto dalla vista e dall’ offesa del nemico. Al contrario della rotabile degli Scarubbi, percorribile anche da autocarri, ma soltanto nella stagione estiva e nelle ore notturne nonostante il mascheramento, essendo esposta alla vista degli osservatori di artiglieria austriaci appostati sui monti di fronte.

Il percorso nel tratto iniziale prende rapidamente quota per poi salire in maniera più graduale.

L’itinerario, sempre ben tracciato, è senz’altro eccezionale e  considerato uno dei percorsi più suggestivi dell’intero arco alpino. Il sentiero è largo di media 2 metri e mezzo, progettato così, per fare in modo che potevano passarci i muli con il carico previsto.

Il sentiero entra ed esce continuamente dalle gallerie, più o meno lunghe, alcune delle quali veramente spettacolari. A volte, svolgendosi ripetutamente a spirale all’interno della montagna.

Quello che si vede nella foto sotto, è il tratto più lungo senza gallerie.

Siamo ormai in quota.

Le ultime gallerie con il sentiero a strapiombo.

Ed ecco il Rifugio “Generale A. Papa”. Il sentiero arriva ad una quota maggiore, per questo, l’ultima galleria, la si percorre in discesa.

Quanti sentieri per arrivare e partire dal Rifugio! 

Ci rifocilliamo adeguatamente prima di proseguire per il ritorno.

Decidiamo di percorrere, per il ritorno, la Strada degli Scarubbi, generalmente usata proprio per la discesa.

C’è la possibilità di percorrere la carrabile, o seguire il sentiero segnato 370 scendendo in verticale la costa, tagliando così tutti i tornanti.

Per chi volesse approfondire, al Pian delle Fugazze, c’è la strada che porta all’Ossario del Pasubio, un monumento dedicato ai caduti della Prima Guerra Mondiale.

Prima di intraprendere l’escursione, verificare le condizioni meteo e l’apertura del rifugio. Qui il link del rifugio Papa.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

error: Copyright M. Roberta Giovannini