Giro mattutino tra la Roggia di Calavino e il Lago di Toblino

INFORMAZIONI BASE

Durata: 2 ore (9 km circa)
Difficoltà: facile, adatto per famiglie con bambini.
Dislivello: 110 m.
Attrezzatura: consigliati scarponcini da trekking.
Stagione ideale: tutto l’anno, attenzione con pioggia e sconsigliato con neve.
Parcheggi liberi sul retro della pizzeria “il Giardino delle spezie” in loc. Due Laghi vicino a Padergnone (comune di Vallelaghi). (QUI la posizione)

ITINERARIO                                                                                                             

Loc. Due Laghi, Roggia di Calavino, Ponte Oliveti, Sarche, Castel Toblino, Due Laghi

Il periodo ottimale per percorrere questo itinerario è sicuramente la tarda estate per gustare appieno la vista di tutti i vigneti di Nosiola con l’uva pronta per la raccolta.

Partiamo dalla località Due Laghi e ci incamminiamo verso le vasche della pescicoltura. Poi per un tratto attraverseremo il canyon affiancando la Roggia di Calavino. Un sentiero avventuroso e con bellezze naturali magnifiche. Troviamo un pannello espositivo con tutte le info.

Seguendo le indicazioni “sentiero Calavino e la sua Roggia” imbocchiamo la strada di sinistra.

Ecco che subito ci immergiamo in un altro mondo: la Forra dei Canevai.

Poco dopo arriviamo alla sorgente pietrificante la cui acqua ricca di carbonato di calcio forma tufo o travertino. Tutto intorno, crescono muschi e sfagni.

Per fortuna il sentiero è stato da poco sistemato e messo in sicurezza.

Dopo circa 20 minuti, evitiamo l’ultimo tratto erto della Roggia e prendiamo la strada forestale che parte alla nostra destra. (nessun problema se perdete questo incrocio, perchè 10 minuti dopo c’è una seconda strada forestale che poi si collega). Saliamo per la strada per una decina di minuti. Facciamo quindi attenzione a non perdere l’incrocio (presente un’ indicazione nascosta), in cui giriamo a destra proseguendo tra i vigneti che in autunno hanno colori splendidi. Il vitigno Nosiola è coltivato in Trentino, ma sopratutto nella Valle dei Laghi e nella zona di Toblino, di cui si ritiene sia autoctono. Dalle uve di questo vitigno si ottiene anche il più famoso vino dolce della regione, il Vino Santo, ottenuto mediante l’appassimento naturale di queste uve su graticci e dotato di una gradazione alcolica minima del 16%.

Percorrendo queste stradine possiamo immergerci tra i vigneti con vista sul lago di Santa Massenza.

Arriviati alla strada asfaltata interpoderale, andiamo verso sinistra (altrimenti verso destra si ritorna al punto di partenza).

Camminiamo tra vigneti con panorama sul Monte Casale.

Lungo la strada incontriamo vecchi e caratteristici edifici rurali.

Pochi metri prima dell’incrocio con la strada provinciale, troviamo una sterrata che scende tra tra gli olivi e con la vista su Sarche e la piana circostante; imbocchiamo proprio quella, altrimenti ci troviamo tra il traffico veicolare.

Arriviamo proprio all’inizio del canale Rimone che collega il Lago di Toblino con il Lago di Cavedine. Attraversiamo il ponte sul canale e ci troviamo nella piccola frazione di Ponte Oliveti. Proseguiamo quindi verso l’abitato di Sarche per un centinaio di metri. Troviamo un Capitello votivo chiamato “Quattro facce”.

Quindi, per evitare il centro paese abbastanza trafficato, percorriamo verso destra la sterrata tra la distesa di vigneti in direzione Maso Toresella. Giriamo poi a sinistra all’altezza del cimitero del paese, ritrovando la provinciale. Percorriamo quindi la ciclo/pedonale che costeggia il Lago di Toblino. Passiamo vicini al Maso Toresella, villa ottocentesca che ospita matrimoni e feste all’aperto. Proseguiamo costeggiando il lago con al centro Castel Toblino. Un posto magico!

Simpatica la ciclo/pedonale…

E così, dopo circa due ore arriviamo nuovamente al parcheggio. Ecco la mappa del bellissimo giro mattutino tra la Roggia di Calavino e il Lago di Toblino. Ed ecco il link se vi interessa il giro completo della Roggia di Calavino .

 

4 Risposte a “Giro mattutino tra la Roggia di Calavino e il Lago di Toblino”

  1. Bellissimo tutto.
    Un consiglio per agevolare gli ignoranti come me in geografia : scrivere almeno la provincia in cui si trovano i laghi.
    Certo, si fa presto ad informarsi,ma lo ritengo un limite a questa interessantissima proposta.
    Grazie

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

error: Copyright M. Roberta Giovannini