Sentiero “Scal”

INFORMAZIONI BASE

Durata: 1 ora e 20 minuti
Difficoltà: medio/difficile, non adatto a famiglie con bambini
Dislivello: 563 m.
Attrezzatura: consigliati scarponi e bastoncini da trekking
Stagione ideale: primavera, estate, autunno

ITINERARIO

Margone – Fraveggio (frazioni del comune di Vallelaghi)

Oggi propongo un sentiero denominato “Scal”. Lo “Scal” è una mulattiera lunga circa 4 km che prende il nome dalla presenza di scalini ricavati nella roccia. Fino al 1949 era la via utilizzata per collegare Margone con la Valle sottostante. E’ un sentiero con un dislivello importante. Il tempo segnato è stato calcolato percorrendolo in discesa. Ovviamente partendo da Fraveggio si devono calcolare circa 30 minuti in più di percorrenza.

Partiamo dalla Chiesa di Margone e arrivati al cimitero del paese seguiamo il sentiero che scende sulla destra. Costeggiamo i prati sfalciati, entriamo nel bosco di faggi, passiamo vicino al Capitello di S. Antonio e proseguiamo seguendo l’indicazione Scal. In un primo momento ci portamo verso sinistra sulla strada forestale e dopo cinque minuti lasciamo la strada per scendere sulla destra e immergerci nel bosco. Le segnalazioni come potrete vedere, sono molto caratteristiche. Esse fanno parte di un percorso escursionistico denominato “7 passi “, che collega tutte le 7 frazioni dell’ ex Comune di Vezzano (ora Vallelaghi). L’itinerario di oggi è una tappa del percorso.

Questo primo tratto di sentiero che va da Margone alla località “5 Roveri” è abbastanza facile. Dopo circa 20-25 minuti di cammino troviamo un sentiero che devìa sulla sinistra, ma non è segnalato: è quello il sentiero giusto da percorrere. Ma non ci preoccupiamo se guardando la natura prendiamo il canalone sulla destra, allungheremo il percorso di 10 minuti e percorreremo un tratto maggiore di strada asfaltata.

Arrivati alla strada provinciale la percorriamo fino alla località “5 Roveri”, dove possiamo vedere la finestra della galleria di Hydro Dolomiti.

Continuiamo sulla strada fino poco dopo la piazzola dell’elisoccorso, da dove inizia subito una discesa molto marcata.

Qui si vedono ancora bene gli scalini, scavati nella roccia, che danno il nome al sentiero.

Se alziamo l’occhio sulla parete rocciosa, troviamo un’antica iscrizione a ricordo di un ragazzo morto su questo sentiero.

Il sentiero si fa ripido, a serpentina, sassoso e poi anche esposto ma con un meraviglioso panorama sulla Valle dei Laghi per il tratto che va da Lon al Lago di Santa Massenza.

Ogni tanto dal sentiero principale si diramano dei sentieri più stretti che portano a palestre di boulder o a pareti per gli amanti dell’arrampicata. La Valle dei Laghi offre a questi ultimi molte possibilità di scelta tra vie facili e difficili proprio per la presenza di rocce ideali allo scopo.

Infine, ormai giunti a valle, la strada si apre, si fa più pianeggiante, portandoci diretti nel paese di Fraveggio.

Ed arriviamo alla piazza del paese con la bellissima fontana/lavatoio.

Qui possiamo vedere, segnato in azzurro, il tracciato dell’ultimo tratto del sentiero.

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1- In località “5 Roveri” si possono notare delle basi in cemento. Sopra di esse c’erano un tempo le case/baracche in legno che ospitavano gli operai impiegati alla costruzione della galleria che arriva al lago di Molveno. Tale galleria serve da ispezione alla condotta forzata che alimenta la Centrale di Santa Massenza, interamente scavata nella roccia. Puoi trovare qui il pdf del libro di Ennio Lappi, sulle grandi opere idroelettriche della zona.