Giro del Monte Garzole (Dain Piccolo)

INFORMAZIONI BASE

Durata: 3 ore circa.
Difficoltà: impegnativo, non adatto per famiglie con bambini.
Dislivello:  490 mt.
Attrezzatura: consigliati scarponcini da trekking.
Stagione ideale: primavera, estate, autunno. Sconsigliato nei periodi piovosi.
Parcheggi liberi a Sarche nei pressi del bocciodromo.

ITINERARIO

Sarche (frazione del comune di Madruzzo), Castel Toblino, Ranzo, Sarche

Questo giro intorno al monte Garzole è interessante per la grande varietà di tipi di sentiero che si va a percorrere. Si parte con la passerella che costeggia il lago, si percorre un tratto di strada asfaltata, poi strada forestale, un sentiero nel bosco ed infine un tratto di via attrezzata chiamata “Scal” dagli abitanti di Ranzo. “Scal” per la presenza di scalini scavati nella roccia.

Partiamo dall’abitato di Sarche e costeggiamo per un paio di chilometri il lago di Toblino fino ad arrivare al Castello. E ci gustiamo la bellezza del panorama!

Imbocchiamo la Val Busa che, attraverso una stradina asfaltata in una valle stretta e selvaggia, ci porta a Ranzo.

Lungo la salita troviamo varie indicazioni. Incrociamo infatti vari sentieri, tra cui anche la “Madruzziana” che arriva al paese di Santa Massenza. Inoltre, il tratto che stiamo percorrendo, da Castel Toblino a Ranzo, è una tappa dei “7 passi“: un circuito che collega le sette frazioni dell’ ex comune di Vezzano.

Arrivati quasi a Ranzo ci fermiamo e osserviamo i  panorami che ci circondano. Davanti a noi si erge un costone roccioso dove possiamo vedere la strada principale che porta a Ranzo, scavata nella roccia.Alle nostre spalle invece, la valle che abbiamo lasciato ci offre la cima Cornetto, la cima Palon sul monte Bondone e Castel Madruzzo.Proseguiamo verso Ranzo prendendo al bivio, la stradina a destra, non quella indicata dalla segnaletica lì presente, perchè possiamo così osservare Ranzo da un punto di vista diverso e possiamo fermarci alla fontana antica. Qui, una volta, quando ancora non esisteva l’acquedotto, le donne del paese venivano a rifornirsi di acqua per le proprie abitazioni.

Attraversiamo il paese e ci dirigiamo verso la Cappella di San Vigilio. Qui c’è una tappa del sentiero di San Vigilio detto anche di San Vili. Si tratta di un lungo percorso, facile, che porta da Madonna di Campiglio a Trento. Aperto nel 1988 dalla S.A.T. copre un totale di quasi cento chilometri ed è suddiviso in sei tappe, ciascuna delle quali costituisce di per sé un’escursione completa. Questa camminata storico naturalistica ricalca in gran parte il percorso seguito da Vigilio nel 400 dopo Cristo durante le sue predicazioni in Giudicarie e in Rendena. Il Santo è divenuto poi patrono della città di Trento.

Dietro la cappella troviamo una bella e originale segnaletica che ci indica il percorso.

Seguiamo sempre le indicazioni per Sarche e “via attrezzata Pisetta” e attraversiamo un bosco e un tratto di strada forestale. Paesaggi brulli ma particolari. Poi di nuovo su un sentiero in apparenza tranquillo, ma molto pericoloso perchè siamo a picco sul canyon del Limarò! Ci fermiamo e osserviamo la nuova strada che porta nelle Giudicarie e la vecchia strada trasformata in ciclabile.

Arriviamo infine sul lato sud e ammiriamo la Piana del Sarca e la cima Cornetto.

Il sentiero è scosceso e sassoso. 

Inizia poi “lo scal” il tratto tutto a scalini scavati nella roccia e con cordino per potersi assicurare in quanto è esposto a strapiombo.

Finito questo tratto molto esposto, si prosegue per 15 minuti in un canalone sassoso molto erto. Infine arriviamo dietro il bocciodromo a Sarche.

Segnato in azzurro possiamo vedere il tratto del percorso sul lato sud del monte Garzole e il tracciato di tutto il percorso.

Ti potrebbe interessare anche:

1- Da Ranzo parte il bellissimo sentiero per Malga Bael.

2- Qui sotto trovi la cartina di tutte le tappe del percorso “7 Passi”. Il tratto da Castel Toblino a Ranzo fa parte della 6° tappa.