INFORMAZIONI BASE
Durata: 2 ore e 10 minuti
Difficoltà: facile, adatto a famiglie con bambini
Dislivello: 87 m.
Attrezzatura: consigliate scarpe da trekking
Stagione ideale: tutto l’anno, sconsigliato in presenza di neve
Non adatto a passeggini
Parcheggi liberi vicino al ponte sul canale Rimone all’inizio del lago di Cavedine
ITINERARIO
Giro del Lago di Cavedine
Il Lago di Cavedine è uno dei 7 bellissimi laghi della Valle dei Laghi. E’ poco balneabile a causa dello sfruttamento idroelettrico che ne rende l’acqua fredda. Viene però praticato il windsurf per la presenza costante di brezze quali l’Ora del Garda.
Il percorso che descriveremo, prevede il giro al lago di Cavedine per il tratto occidentale percorrendo il sentiero sul sovrastante promontorio, mentre per il tratto orientale sul lungolago. Una caratteristica dell’itinerario è che il sentiero sul promontorio non è segnato. Inoltre sono presenti migliaia di viottoli che si intrecciano tra loro. Perciò cercherò di spiegare al meglio e in dettaglio il tracciato, ma non preoccupatevi se vi perderete: “Tutte le strade portano a Roma” e prima o poi troverete quello giusto!
Partiamo dal parcheggio proprio dove il torrente Rimone si getta nel lago di Cavedine. Da qui possiamo subito avere una panoramica del giro che faremo: passeremo sul ponte proprio alla nostra destra, saliremo sul promontorio davanti a noi e ritorneremo al parcheggio costeggiando il lago.
Attraversiamo perciò il ponte sul canale e prendiamo la ciclopedonale che troviamo alla nostra sinistra proprio alla fine del ponte.
Il sole non è ancora sorto e il lago si mostra avvolto nel silenzio mattutino.
Seguiamo sempre la ciclabile attraversando altri due ponticelli che si presentano ghiacciati nella veste invernale.
Nell’ultimo tratto che percorriamo di ciclabile, ci gustiamo il monte Brento nella sua maestosità.
Ora facciamo attenzione; dobbiamo imboccare il secondo sentiero sterrato partendo dalla nostra sinistra e ci inoltriamo nel bosco.
Seguiamo questa strada forestale fino a raggiungere, in leggera discesa, un edificio rurale. Scendiamo i due piccoli tornanti e il sentiero si fa più stretto.
Essendo vicini all’area della Riserva Naturale delle Marocche di Dro, possiamo già notare la presenza di massi franati dal Monte Brento.
Il sentiero si apre e fa posto ad una piccola prateria. Circa 100 metri dopo, troviamo un incrocio più marcato. Imbocchiamo il sentiero alla nostra sinistra. Dopo circa 200 metri prendiamo il sentiero che devia a destra e che sale in quota verso la parte alta del promontorio. Lo seguiamo intuendo quale sentiero prendere ad ogni deviazione, cercando di seguire sempre idealmente il lago in parallelo.
Incrociamo il percorso “anello Garda Sarca”, un percorso facile ma abbastanza lungo per mountain-bike, che va dal Lago di Garda fino a Pietramurata. Lo seguiamo in discesa, fino ad arrivare all’ Opera di Presa della Centrale Idroelettrica di Fies.
Questa località si chiama Laghisol. Il braccio di lago dove è presente l’Opera di Presa, fino al 1907 era un lago autonomo, poi unito al lago di Cavedine, scavando la lingua di terra che li separava.
Infine arriviamo alla strada asfaltata che percorriamo per un tratto verso sinistra fino ad arrivare al sentiero che costeggia il lago.
Da qui, possiamo vedere chiaramente come si sono formate le Marocche di Dro. Le Marocche sono un’enorme distesa di massi franati dal soprastante Monte Brento. Questo disordinato accumulo di massi ha generato uno sbarramento formando il lago di Cavedine.
Proseguiamo costeggiando il lago. Un chilometro prima del parcheggio, troviamo il Surf center Windvalley, una scuola di windsurf, vela e kayak.
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1- Sul Monte Brento c’è il Becco dell’Aquila. E’ un punto particolarmente esposto dove si pratica il Base Jumping. I praticanti di questo sport estremo, si lanciano nel vuoto, per poi atterrare con un paracadute.
2- La zona del Lago di Cavedine fa parte del Parco fluviale della Sarca, Rete Riserve Sarca Basso Corso. Qui trovi il link per informarti.