Rifugio Roda di Vael dal Passo di Vajolon

INFORMAZIONI BASE

Durata: 3 ore e 30 minuti circa.
Difficoltà: impegnativo.
Dislivello: 400 m. circa.
Attrezzatura: consigliati scarponi da montagna.
Stagione ideale: da giugno ad ottobre verificando l’apertura rifugi per avere così un punto d’appoggio.
Parcheggi liberi a Carezza al Lago, alla partenza funivia Paolina (comune di Nova Levante provincia di Bolzano).

ITINERARIO

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Oggi avevo voglia di salire in alto e se pur la mia Valle dei Laghi sia stupenda, manca un po’ di “altitudine”. Per questo siamo andati un po’ oltre, fino alla Val d’Ega.  E voglio presentarvi ugualmente questo itinerario.

Questa bellissima escursione anulare nel cuore del Gruppo del Catinaccio ci porterà dal rifugio Paolina, al rifugio Roda di Vaèl attraverso il Passo del Vaiolon. Percorreremo anche il Sentiero del Masaré – Hirzelweg, un tracciato pressochè orizzontale.

Poche centinaia di metri a valle del Passo di Costalunga si trova la stazione di partenza di una moderna seggiovia che ci porta al rifugio Paolina (2127 m) così da poter partire già in quota (qui le info su prezzo e orari). Dal rifugio Paolina le indicazioni ci mandano sul sentiero n.552, ma noi prendiamo il sentiero n. 539 (direzione Rifugio Roda di Vael), perchè così facendo, i 400 mt di dislivello che dovremmo fare, saranno più graduali.

Ecco il monumento a Christomannos in vista: un’aquila di bronzo alta 2,5 metri dedicata al politico e pioniere del turismo sudtirolese Theodor Christomannos.

Ora imbocchiamo il Sentiero del Majaré – Hirzlweg n. 549 direzione Passo Vaiolon.

Il sentiero ora è per lo più orizzontale.

Dopo una mezz’ora arriviamo alla base del Passo: ci aspetta un ora di vera salita!

Troviamo una scala in ferro, alcune scale in legno e cordini di acciaio che ci aiutano a superare i tratti più difficili.

Ormai manca poco.

Eccoci finalmente arrivati al Passo Vaiolon (mt.2565): vista spettacolare sull’anfiteatro denominato Gran Buia de Vaèl, circondato da un’ampia corona di cime e guglie.

Proseguiamo con il 551 verso il Rifugio Roda di Vael. Fatto il primo tratto, ci fermiamo ad ammirare il Passo dalla parte opposta e la guglia della cima della Roda di Vaèl (Rotwand) attraversata dalla via ferrata che parte proprio dal Passo.

Ora inizia la discesa, inizialmente leggera ai piedi della Cresta delle Coronelle, poi abbastanza impegnativa attraverso una gola. Eccola al centro della foto.

Seguiamo le indicazioni e arriviamo al Rifugio Roda di Vael (mt.2280) proprio all’ora di pranzo.

Dato che tutti i tavoli erano occupati, ci siamo diretti alla vicina Baita Pederiva dove ci siamo adeguatamente rifocillati!

Riprendiamo la via del ritorno verso il Rifugio Paolina, nostro punto di partenza. Quest’ultimo tratto, essendo facile con una percorrenza di circa 45 minuti, è molto e direi anche troppo,  affollato. Ed eccoci nuovamente al cospetto dell’aquila. Ora la discesa ci porta al Paolina e alla stazione a monte della funivia che ci riporterà a valle.

Ecco la mappa del percorso fatto.

 

 

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